estratto da “Qualcuno con cui parlare”
L’altro giorno, come ogni giorno, da tempo, nutro rabbia. E questo fatto, che prima dell’emozione ci sia la parola nutrire, racconta molto di me.
Nutro come mia nonna nutriva i nipoti e il sottoscritto: naturalmente e con slancio, senza alcun limite o deprivazione. Nessuna dieta mediterranea per mia nonna troppo povera, nessuna dieta mediterranea in casa mia: troppe ore dedicate al lavoro. Nessuna dieta mediterranea per la mia rabbia.
Sì al junk food. Sì alla polemica social. Sì allo sbattere il mostro in prima pagina.
Vorrei non doverla più fronteggiare.
Vorrei non dover più nutrire questa voragine chiamata rabbia.
Vorrei disimparare a stare al mondo.
Vorrei disimparare un po’ di cose tecniche e scientifiche, ma anche umanistiche.
Vorrei scordare un po’ di quel sapere largo messo assieme grazie alla cultura pop, alla cultura alternativa, alla cultura prima alternativa poi pop, quella pop che era cattiva, che poi è diventata trash, poi di culto.
Un grande reflusso di tutti quelli che hanno fatto anche cose buone, ma non ce ne eravamo accorti. Tipo Paola e Chiara.
Vorrei disimparare ogni insegnamento sui comportamenti sociali.
Non metterti le dita nel naso in pubblico. Saluta sempre quando entri da qualche parte. Non fissare le tette della cassiera.
Vorrei essere di destra.
Vorrei essere maggioritario, pasciuto, tracotante e godermi Paola e Chiara.
Vorrei sborrare mentre dormo il sonno dei giusti.
Vorrei essere qualche pagliaccio televisivo, di quelli che non vedi mai in diretta, ma li scopri il giorno dopo dai social. Non certo per posa, ci mancherebbe che io non accetti che qualche milione di persone, compreso un gran numero di miei coetanei improvvisamente rincoglioniti compiuti i trent’anni, si mangi la merda. Chi sono io per parlare, che al massimo sono diventato virale con una canzone di Sanremo o una poesia scandalosa.
Poesia sì, ma solo perché ho buttato degli a capo strategici per far bella figura con Einaudi.
Ma sapete cosa? Vorrei trasformarmi in un merdone!
Sìììì, un bel merdone, una specie di Brignano con il coraggio di spaccare tutto.
SIPARIO CHE SI ALZA
IL PUBBLICO APPLAUDE CARICO PER LA SERATA
BRIGNANO ENTRA CON IL SUO FACCIONE BONARIO E SALUTA
– Signore e signori, buonasera e porca madonna!