Fanculo!

inedito, estratto dalla versione estiva “Qualcuno con cui parlare”

Fanculo i ricchi!
Fanculo il loro potere!

Fanculo la loro capacità di ricattarti dove sei più debole: sui soldi, sull’affitto, le bollette, un aperitivo per illuderti di non essere un poveraccio. Non essere tra gli ultimi, ma solo tra i penultimi.
Fanculo! Ricchi di merda!

Fanculo questa tristezza e un’altra sigaretta per guardare quanto è alto il balcone, se salti almeno la fai finita. Quelli lì, i ricchi, si deprimono se il mondo non gli vuole bene, poverini! Io al mondo gli faccio schifo e in più devo lavorare, lavorare, lavorare! Che merda!

Non la voglio più mangiare la merda! È tutta la vita che mangio merda senza scelta, quella che arriva io me la mangio! Pensate che stronzo che sono, manco la merda posso scegliermi!

La testa di quelli lì, dei ricchi, è una testa a cui piove sopra, si bagnano i capelli, gli viene il raffreddore, poverini!

La mia testa è un posto in cui piove dentro fino a scolare in gola e riempirmi i polmoni e strozzare. Vorrei avercelo io il raffreddore: mi prendo il vostro raffreddore e voi vi prendete il mio peso nel petto!
Poverini! Siete proprio poverini voi ricchi!

Davvero, ammazzatevi, fate un’ecatombe, fateci una cortesia: non mi mancherete.

Fanculo quelli con la casa comprata dai genitori,
con la casa comprata dai genitori del fidanzato, della fidanzata,
chi non ha mai avuto il pensiero per un affitto, per una rata,
a chi non ha mai avuto un debito.

Fanculo chi eredita i soldi, i muri, i lavori. Voglio vincere al Superenalotto anche io!

Fanculo a chi vuole spiegarmi cos’è il mondo con il portafogli gonfio di famiglia. Il 90% sono donne culturalmente di destra che sfruttano le delle persone marginalizzate. Siete letteralmente il capitalismo. Fanculo anche voi

Fanculo a chi abita nei centri storici e da tutta la vita ci insegna come stare al mondo.
Quelli con le Clark’s con orgoglio o vestiti alla Caritas per vergogna. Fate una vita di prossimità e non uscite mai dal solito chilometro quadrato: nel dizionario vi trovano sotto la voce “nazisti dell’Illinois”. Il giorno che vi svegliate freddi vi facciamo un applauso.

Fanculo i fratelli maggiori: professionisti avviati, stimati avvocati, consulenti rispettati, chini sul profitto che giocano a fare i caporali con il culo degli altri.

Fanculo gli studi, gli studi associati, i coworking, gli incubatori d’impresa, le imprese etiche, ma i profitti sono i loro.

Fanculo agli artisti. Sì, fanculo questa inutile retorica per cui l’artista è un ragazzo sensibile: aprite gli occhi, siamo tutti mostri egomaniaci interessati solo ai soldi. Siamo letteralmente il capitalismo. Da quanti anni non leggete qualcosa di diverso dai problemini borghesi del mondo cattivo che non gli fa godere la loro storia d’amore?

Fanculo alla sinistra patatina, delle mezze misure.

Fanculo le ZTL, le preferenziali, le zone T, le città dei 15 minuti. Fanculo il progressismo come clava per tacciare le fasce più deboli di benaltrismo, di ignoranza, di non avere i modi giusti e le parole giuste.

Fanculo chi per ogni torto subìto scomoda il fascismo: avete vinto un corso accelerato in scienze politiche e 15 anni di psicanalisi lacaniana.

Fanculo i fasci.
Fanculo i fasci.
Fanculo i fasci.

Fanculo le periferie abbandonate.

Fanculo i supermercati al posto del fornaio, del lavasecco, del ferramenta, della parrucchiera, della vita del quartiere. Ci spaventa la gentrificazione perché siamo ciechi davanti al deserto.

Fanculo i bar che chiudono alle 19. Alle sale slot. Alla scritta COOP che illumina la sala da pranzo dei miei genitori.

Fanculo le canne al campetto e a quelli che spaccano i canestri.

Fanculo i rapper marocchini che si credono Tupac. Ai compagni delle medie che sono diventati nazi per dispetto. Ai cinesi che hanno comprato il bar dove stavano i tossici.

Fanculo la parrocchia, il parchetto, le balotte per cui rimani quello di vent’anni fa.

Fanculo anche a chi se ne è andato e ha trovato un suo posto nel mondo.
Fanculo a chi è morto e si è liberato di un peso grande.
Fanculo i posti a cui non appartengo.
Fanculo le persone a cui non appartengo.

Fanculo i desideri.


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